I “Musei di San Salvatore in Lauro” del Pio Sodalizio dei Piceni – piazza San Salvatore in Lauro 15 – ospiteranno l’edizione 2023 della manifestazione. Ubicati nel pieno centro storico, vicino a via dei Coronari e Piazza Navona sono facilmente raggiungibili a piedi da Castel Sant’Angelo, San Luigi dei Francesi e Palazzo Madama. Ospitano donazioni e gallerie permanenti degli scultori di fama internazionale Emilio Greco e Umberto Mastroianni. Numerose le autorevoli esposizioni svoltesi, tra tutte si citano: “Visioni del Grand Tour dall’Ermitage (1640-1880)” promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, dal Pio Sodalizio dei Piceni e dal Cigno GG Edizioni; “Dialogo sulla Misericordia. Dal Seicento all’Ottocento” frutto della collaborazione tra il Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, il Pio Sodalizio dei Piceni, Il Cigno GG Edizioni di Roma; “Luciano Ventrone: La vittoria della pittura con de Conciliis, Guccione e Guttuso” organizzata dal Cigno GG Edizioni; la mostra sul centenario dalla nascita dello scultore Francesco Messina, patrocinata dal Comitato per il Grande Giubileo dell’Anno Duemila, dall’École Française de Rome, dalla Camera dei Deputati e dal Comune di Roma.
Emilio Greco, Francesco Messina, Umberto Mastroianni, Tahar Ben Jelloun, Mimmo Paladino sono solo alcuni degli artisti che con il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro hanno avuto e continuano ad avere una collaborazione continua, per propria volontà o per quella dei loro eredi.
L’edizione 2023 della manifestazione ragionerà sui concetti di differenza e finesse, affrontandoli dal punto di vista di ogni artista e mirando a svelare – tramite una personale memoria biografica – il profilo più intimo dell’esistenza individuale e l’importanza delle relazioni. Paure, mostri, miracoli, speranze e folgorazioni saranno quelle esperienze personali in grado di generare nuovi circuiti di energie, attingendo a diverse fonti di spiritualità. La principale linea concettuale della mostra intende rievocare la tensione utopica e la libertà espressiva che permea la filosofia del celebre critico Harald Szeemann. Quest’ultimo partendo dalla biografia mitizzata propria degli artisti la trasponeva come base per una conoscenza universale, ponendo attenzione all’utopia, all’ossessione e alla visionarietà. In tal modo, egli mirava a salvaguardare le finesses di quelle esperienze – ovvero le sottigliezze, le finezze, le differenze – che rischiano fatalmente di perdersi nella velocità e nel consumismo della vita contemporanea. Traendo linfa da questo tessuto teorico, la mostra rappresenterà un’esplorazione nell’interiorità personale e al contempo collettiva di ogni autore che, in tal modo, suggerirà riflessioni e possibili alternative a quelle apparenti vie obbligate della contemporaneità. Superato il significato di racconto visivo, l’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma 2023 metterà in scena la narrazione di una grande biografia non scritta, dove ogni opera conserverà il significato di memoriale e testimonianza in grado di travalicare i concetti temporali di nascita o morte.
“L’arte è l’ultima via di scampo dove arriva la poesia, la comunione, il canto.
Terra di nessuno in cui la vita di tutti si trova.
È con l’arte che si avverano i miracoli” (Stefania Pieralice)
Curatrice dell’edizione 2023 della manifestazione è Stefania Pieralice. Laureata in Giurisprudenza con lode e già curatrice del Padiglione Nazionale Guatemala alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia e del medesimo Padiglione presente alla 16. Biennale di Venezia – Architettura ha rivestito il ruolo di direttrice artistica in mostre d’arte contemporanea svoltesi in prestigiose sedi istituzionali. Ha presieduto giurie di premi internazionali e importanti conferenze istituzionali sull’arte tra cui quelle del 2016/2018 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati e del 2019 presso il Senato della Repubblica Italiana. A partire dal 2017 riveste il ruolo di Responsabile Editoriale dell’annuario “Atlante dell’Arte Contemporanea”. Nel 2022 è stata coautrice del romanzo “Come passeri sui cavi,” candidato al Premio Strega.
RUFA, Rome University of Fine Arts, è un Centro didattico multidisciplinare e internazionale – ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) – che offre percorsi formativi nel campo dell’Arte, del Design, dell’Audiovisivo, della Moda, del Game, della Comunicazione visiva e della Media Art. Fondata nel 1998 dal Maestro Alfio Mongelli, l’offerta formativa RUFA comprende corsi accademici di primo e secondo livello, nonché master accademici di primo livello. L’approccio formativo si basa su un metodo di insegnamento distintivo e specializzato, che mira a unire il curriculum universitario alla formazione professionale, attraverso l’inclusione nel corpo docente di professionisti dei diversi settori delle arti e puntando su un approccio teorico-pratico che punta alla contaminazione tra i linguaggi artistici contemporanei, alla trasversalità, alla ricerca e alla sperimentazione.
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